sabato 27 giugno 2015

Eczema e Psoriasi in Floriterapia




Eczema e psoriasi in Floriterapia
di Eduardo Grecco

Nel caso particolare di queste patologie, le emozioni che si possono incontrare sono legate alla resistenza ad abbandonare modelli di comportamento, modelli mentali o tratti di personalita' che non servono piu', ma che non terminano di essere accantonati,...non sono lasciati andare...

In definitiva questi quadri patologici, ognuno a modo suo, sono legati a problemi di identita’.

La pelle è allo stesso tempo sia una zona di contatto, un organo di ricezione di sensazioni, (come un sistema di bordo), che uno spazio di espressione dell’ identita’.

Nei pazienti affetti da psoriasi e/o eczema, si possono trovare manifestazioni significative tra cui la fantasia di “estar en carne viva”, cioè “avere la carne viva, le ferite aperte”, avendo perso la protezione che la pelle offre. Dall’altra parte, cambiare pelle puo’ essere letto come un tentativo di cambiare identita’.

I fiori che agiscono in questi casi sono:
 
Pine, Crab Apple, Larch, Gorse, Star of Bethlehem, Holly, Willow, Water Violet, Billy Goat Plum, Little Flannel Flower, Fuchsia, Aloe Vera,Eucalypthus, Fig, Angelica, Ginseng, Henna, Lemon, Luffa, Mallow, Banana, Orion, Redwood, Petunia e Saguaro.


Liberamente tradotto da Katia Botta


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Buona Vita!
Katia Botta




Immagine dal web:Crab Apple-Melo Selvatico

venerdì 26 giugno 2015

Le persone che ci rendono felici


L'albero degli amici

Nelle nostre vite esistono persone che ci rendono felici per la semplice casualità
di averle incrociate nel nostro cammino.
Alcune percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
altre che vediamo appena tra un passo e l'altro.
tutte le chiamiamo amici e ce ne sono di diversi tipi.
Forse ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.

Il primo che nasce da un germoglio è il nostro amico papà
e la nostra amica mamma
che ci mostrano come è la vita.
Poi vengono gli amici fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio
perché possano fiorire come noi.
Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo
e alle quali auguriamo ogni bene.

Ma il destino ci presenta altri amici,
che non sapevamo di incontrare nel nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene, sanno ciò che ci rende felici.
E a volte uno di quegli amici dell'anima
si installa nel nostro cuore
e allora viene chiamato innamorato.
Questo amico da luce ai nostri occhi,
musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.

Ma ci sono anche gli amici "del momento", di una vacanza,
di alcuni giorni o di alcune ore.
Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto,
per tutto il tempo in cui siamo vicini:

Parliamo di quelli vicino, non possiamo dimenticare gli amici lontani,
quelli che sono nella punta dei rami e quando soffia il vento
appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va,
l'autunno si avvicina e perdiamo
alcune delle nostre foglie,
alcune nascono un'altra estate e altre resteranno per molte stagioni.
Però ciò che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano vicine,
aumentano la nostra radice con allegria.
Sono momenti di ricordi meravigliosi
di quando le incontrammo nel nostro cammino.

Ti auguro foglia del mio albero, pace, amore,
salute, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre...semplicemente perché ogni persona
che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po' di sé e si porta via un po' di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai
chi non ha lasciato nulla:
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
e la prova evidente
che due anime non si incontrano per caso

Jorge Luis Borges












giovedì 25 giugno 2015

Esercitatevi a inviare la Luce. Tutti possono farlo



 “Abituatevi a concentrarvi sulla luce. Pensate che la attirate, che la introducete in voi affinché riempia tutto il vostro essere di particelle della più grande purezza. E quando sentite di aver incorporato in voi quella luce, esercitatevi a inviarla attraverso lo spazio per aiutare tutti i vostri fratelli e sorelle sulla terra. Quante persone, con il pretesto di non avere doni né qualità speciali, si credono giustificati a lasciarsi andare a una vita mediocre! No, nessuno può giustificarsi così. Anche l’essere più diseredato e privo di mezzi può fare questo lavoro con la luce; facendolo realizza qualcosa che è più importante di tutto ciò che altri – dotati e capaci – possono realizzare in altri campi. Anche l’essere più diseredato ha la possibilità di acquisire questo stato di coscienza superiore: attirare a sé la luce e proiettarla su tutte le creature nel mondo.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Immagine dal web

L’Orgoglio Egocentrico non è mai Amore per se stessi



Io insegno l’amore per se stessi. Ma ricorda, amore per se stessi non significa orgoglio egocentrico, niente affatto, significa esattamente l’opposto. La persona che ama se stessa scopre che in lei non esiste alcun sé. L’amore dissolve sempre il sé: questo è uno dei segreti alchemici che dev’essere compreso, appreso, sperimentato. L’amore dissolve sempre il sé.

Ogni volta che ami, il sé scompare. Quando ami una donna, almeno nei pochi istanti in cui senti amore reale per lei, in te non esiste un sé, alcun ego.

L’ego e l’amore non possono esistere insieme. Sono come la luce e l’oscurità: quando viene la luce, l’oscurità si dissolve. 



Se ami te stesso, ti sorprenderai: l’amore per se stessi implica la scomparsa del sé. Nell’amore per se stessi non esiste mai un sé. Questo è il paradosso: l’amore per se stessi è totale assenza di sé. Non è egocentrismo; perché ogni volta che esiste la luce non c’è alcuna oscurità, e ogni volta che esiste amore non c’è alcun sé.

L’amore scioglie il sé congelato. Il sé è simile a un cubetto di ghiaccio, l’amore è simile al sole del mattino. Il calore dell’amore… e il sé inizia a sciogliersi. Più ami te stesso meno troverai un sé dentro di te, per cui diventa una meditazione profonda, uno slancio appassionato verso il divino.

E tu lo sai! Forse non sai nulla dell’amore per te stesso, perché non ti sei mai amato. Ma hai amato gli altri, e devi aver colto dei bagliori fugaci. Devono esserci stati istanti rarissimi in cui per un secondo, improvvisamente, tu non eri più presente e solo l’amore esisteva, solo l’energia dell’amore fluiva, senza avere un centro: dal nulla verso il nulla. Quando due amanti sono seduti vicini, due nulla sono seduti vicini, due zero siedono vicini; e questa è la bellezza dell’amore: ti svuota totalmente del tuo sé.

Ricorda, dunque:. L’orgoglio egocentrico è esattamente l’opposto. La persona che non è riuscita ad amare se stessa diventa egocentrica.

(tratto da Con te o senza di te  Osho – pp. 70-71)


Immagini dal web